ChupaChups
Sulle strade dove ho imparato a camminare
risplende la luce di un sole, oramai mezzo addormentato.
Non so nulla del quartiere nel quale ho trascorso i primi 3 anni della mia vita
Sembrano pochi, ma ancora a distanza di anni,
mi sento come se non me ne fossi mai andato
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I vecchi palazzi dei ferrovieri mi abbracciano e cullano nel tragitto fino alla despar
i prezzi non sono piu in due valute ed il supermercato del pino all’epoca non c'era.
Sono convinto, anche se è poco probabile, che la mia prima caramella comprata al bar da
mia nonna, sia stata pagata in lire.
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Il mio primo ricordo, girare verso il bar a destra. Con il parco alla mia sinistra,
vedere il mare e le grù forse gialle in lontananza .
Era un paesaggio, al contrario della Trieste di oggi,
antichissimo, più dei pilastri a San Giusto.
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Presto abbandonai la mia piccola patria e partii per le montagne.
Contro la mia volontà, salutai il palazzo rosso, nel quale avevo il mio mondo in un angolo, tra
scatole di matite e un ritratto di Lenin in soggiorno.
Forse un po di simbologia, l'ho imparata così.
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